«Ad conservandam ecclesiasticam immunitatem»? L’esenzione del clero della città di Napoli tra finanze cittadine e fiscalità papale (1535-1618)

Abstract

Scopo di questo articolo è analizzare la costruzione dei meccanismi di esenzione degli ecclesiastici dalle gabelle nella città di Napoli fra Cinque e Seicento. Al fine di evitare frodi e a fronte del rimborso annuale di una somma di denaro, il clero napoletano era infatti chiamato a pagare le gabelle su alcuni generi di consumo. La destinazione del gettito di tale «franchigia» divenne ben presto oggetto di contrasti all’interno del clero. Il papato assunse ben presto un ruolo chiave, sia come legittimatore del prelievo sia come beneficiario del denaro delle franchigie del clero di Napoli, che furono destinati alla Fabbrica di San Pietro a Roma.
  • Referencias
  • Cómo citar
  • Del mismo autor
  • Métricas
Giannini, M. C. (2012). «Ad conservandam ecclesiasticam immunitatem»? L’esenzione del clero della città di Napoli tra finanze cittadine e fiscalità papale (1535-1618). Studia Historica: Historia Moderna, 34, 183–215. Recuperato da https://revistas.usal.es/uno/index.php/Studia_Historica/article/view/9266

Downloads

I dati di download non sono ancora disponibili.

Biografia autore

Massimo Carlo Giannini

,
Universitá degli Studi di Teramo
Facoltà di Scienze della Comunicazione. Universitá degli Studi di Teramo .Campus di Coste Sant'Agostino. 64100 Teramo (Italia)
+