Camicette Nere: le donne nel Ventennio fascista

Resumen

Nell’articolo si è realizzata una disamina della condizione delle donne in Italia nel Ventennio fascista, un periodo di profonda regressione per quanto riguarda i loro diritti. In primo luogo ci si è soffermati sulle discriminazioni subite dalle donne in ambito giuridico, lavorativo, sociale e soprattutto politico, con l’ennesima negazione del tanto agognato diritto di voto. Poi si è cercato di narrare la condizione delle donne nel regime fascista attraverso l’analisi delle modalità con le quali veniva descritta la donna nella stampa dell’epoca, specie nei periodici femminili, i quali dovevano contribuire a diffondere l’ideale muliebre che il fascismo voleva realizzare. Diversi furono i giornali fondati in questo periodo, tutti molto utili per comprendere l’immagine della donna nella stampa del Ventennio e quindi, di riflesso, nella società stessa. Infine si è messo in evidenza come il Fascismo avesse finito per relegare le donne ad un unico ruolo: quello di mogli e madri esemplari, ritenendole inferiori rispetto agli uomini e collocandole così in una posizione di profonda subordinazione. Inoltre, per poter meglio inculcare in loro i principi del regime, queste furono inquadrate in diverse organizzazioni di massa, come i Fasci femminili, attraverso i quali attuare una rigida funzione di controllo di ogni dissenso.
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Biografía del autor/a

Roberta Sassano

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Università degli Studi di Foggia
The article is an examination of the status of women in Italy during the Fascist period, which was a period of deep regression regarding their rights. First we focused on the discrimination suffered by women in the legal, social and especially political field, with yet another denial of the right to vote. Then we tried to describe the status of women in the Fascist regime analyzing the way in which women was described in the press of the time, especially in female magazines, which had to help widespreading the ideal Fascism wanted to accomplish. Several newspapers were founded in this period, all very useful to understand what was the image of women in the printing of the Fascist era and then, by extension, in society itself. Finally it is shown how Fascism had ended up relegating women to the single role of wives and mothers, considering them less than men and thus placing them in a position of deep subordination. Furthermore, in order to better inculcate in them the principles of the regime, these were framed in various mass organizations, such as the female Fasci, through which to implement a strict control against all dissent.
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