Writing «Soltanto la Vita e Soltanto Se Si Ha Qualcosa da Dire che Non Si Vuole Vada Perduto»: the Voluntary Memory of Luisa Adorno Rosario Castelli
Abstract In Luisa Adorno’s writing, there is a constant search for a point of convergence between collective history and personal micro-history. The irruption of wartime events in her life will be the traumatic element that will inexorably mark all her relationships, leading her to approach the circles of anti-fascist intellectuals and the Resistance. Most of the works, halfway between autobiography and novel, are linked to that memory, in which the remembrances of multiple intellectual ties is aroused from time to time by minimal sensations and the reduction of the great events of the 20th century to the measure of the everyday, through the mixture of private, biographical and memoir insights, marks the narrated life of the author like a sort of metronome.
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Adorno, Luisa (1983). L’ultima provincia. Palermo: Sellerio.
Adorno, Luisa (1985). Le dorate stanze. Storia in tre tempi. Palermo: Sellerio.
Adorno, Luisa (1990). Arco di luminara. Palermo: Sellerio.
Adorno, Luisa (1993). La libertà ha un cappello a cilindro. Palermo: Sellerio.
Adorno, Luisa (1995). Come a un ballo in maschera. Palermo: Sellerio.
Adorno, Luisa (1999). Sebben che siamo donne. Palermo: Sellerio.
Adorno, Luisa (2008). Tutti qui con me. Palermo: Sellerio.
Adorno, Luisa (2012). «Sciascia e l’incisione». In C. De Caprio e C. Vecce (a cura di), L’eredità di Leonardo Sciascia. Napoli: Università degli studi di Napoli «L’Orientale», pp. 15-18.
Adorno, Luisa (2015). Qualcosa anch’io. Valverde: le farfalle.
Adorno, Luisa e Pecorini Manzoni, Daniele (2001). Foglia d’acero. Palermo: Sellerio.
Benedetti, Laura (2013). «La poetica del sorriso. Conversazione con Luisa Adorno». Testo & Senso, n. 14. Recuperato il 6 maggio 2024, in https://testoesenso.it/index.php/testoesenso/article/view/267.
Brancati, Vitaliano (1973). Il borghese e l’immensità. Scritti 1930-1954. S. De Feo e G. Cibotto (a cura di). Milano: Bompiani.
Monastra, Rosa Maria (2000). «La scrittura femminile e il tempo, appunti in margine a Sebben che siamo donne… di Luisa Adorno». Itinerari, n. 1, pp. 85-96.
Ricorda, Ricciarda (1993). «“Io scrivo la vita e rivivo la vita scrivendo”: Luisa Adorno tra il libro e la vita». In AA. VV., L’occhio e la memoria. Miscellanea di studi in onore di Natale Tedesco, vol. ii (pp. 391-414). Caltanissetta: Editori del Sole.
Ricorda, Ricciarda (1998). «Luisa Adorno e le sue storie familiari». In A. Chemello (a cura di), Parole scolpite. Profili di scrittrici degli anni ‘90. Padova: Il Poligrafo.
Sciascia, Leonardo (1979). Nero su nero. In C. Ambroise (a cura di), Opere 1971-1983. Milano: Bompiani.
Sciascia, Leonardo (2004[1990]). Fatti diversi di storia letteraria e civile. In C. Ambroise (a cura di), Opere 1984-1989. Milano: Bompiani.
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Castelli, R. (2024). Writing «Soltanto la Vita e Soltanto Se Si Ha Qualcosa da Dire che Non Si Vuole Vada Perduto»: the Voluntary Memory of Luisa Adorno Rosario Castelli. Revista De La Sociedad Española De Italianistas, 18, 7–15. https://doi.org/10.14201/rsei202418715
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