Bona sforza, Isabella Sforza e Ippolita Borromeo, dedicatarie delle Rime diverse d’alcune nobilissime, et virtuosissime donne di Lodovico Domenichi

  • Caterina Duraccio
    Universidad Pablo de Olavide

Resumen

Fin dalla prima pubblicazione veneziana della raccolta delle Rime diverse d’alcune nobilissime, et virtuosissime donne (1544), Domenichi accosta il suo nome a quello di donne importanti nel tentativo di aumentare il suo prestigio di neo-letterato. Quest’opera rappresenta un vero proprio biglietto da visita per il mondo intellettuale e in essa sono incluse tre lettere indirizzate a tre famose dame: la regina di Polonia Bona Sforza, la nobildonna Isabella Sforza e la contessa Ippolita Borromeo. Il presente articolo analizza il contenuto di queste lettere nel contesto del dibattito filosofico de la Querelle des Femmes e delle idee filogine del suo autore, illustrando le costruzioni simboliche intorno all’eccellenza delle donne e le relazioni con le idee religiose riformiste.
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