Un écouteur de silences. Varianti di ascolto ne L’albero di stanze di Giuseppe Lupo

Resumen

Attraverso il lavoro variantistico emerso dalle sei redazioni dattiloscritte e dalle due bozze impaginate de L’albero di stanze di Giuseppe Lupo, l’articolo mette a fuoco la centralità del binomio sordità-ascolto. La capacità di prestare orecchio alla voce di ciò che tace si presenta fondamentale non solo nella caratterizzazione dell’io-narrante come «écouteur de silences», ma anche nel progressivo definirsi della sua particolare attitudine affabulatoria, che predilige la reticenza e chiede al lettore una costante attenzione al non detto.
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