L’evoluzione della circolazione libraria in età imperiale: la letteratura giuridica e cristiana

Resumen

Con il Principato la letteratura giuridica acquisì importanza come conseguenza della democratizzazione del sapere. Un personaggio illetterato, che compare nel Satyricon di Petronio, cerca di acquistare aliquot libra rubricata (testi giuridici), al fine di consentire a suo figlio di acquisire conoscenza sufficienza per poter intraprendere un professione lucrativa (46.7).Membranae (pergamene) è il titolo dato a una delle sue opere da Nerazio (cs. suff. 97).Durante il secondo e il terzo secolo la letteratura legale si ampliò in linea con la necessità di fornire un quadro di riferimento.E’ notevole come nello stesso periodo, sin dai primi secoli, i cristiani fossero già notevolmente impegnati nel trascrivere, copiare, scambiare e disseminare un gran numero di testi come è provato dal passaggio dal rotolo al codice e dalla stessa realizzazione dei primi testi scritturali così da renderli più accessibili ai lettori non appartenenti alla élite. Con il tardo iv secolo, almeno in alcuni ambienti, l’identità cristiana si esplicava nel possesso di libri e diversa documentazione suggerisce che le pratiche di lettura erano sviluppate con la formazione di comunità organizzate, malgrado quello che sembra essere il livello culturale relativamente modesto della maggior parte dei credenti.Con il iv secolo una «rivoluzione mediatica» era in pieno svolgimento.
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